di Mariangela Campo
Viviamo immersi nella quarta rivoluzione industriale, quella della Digital Transformation, l’insieme di cambiamenti culturali e sociali sopraggiunti con il digitale.
Per questo è fondamentale per ogni impresa, per piccola che sia, avere un blog aziendale.
Se prima era il biglietto da visita, il cartellone pubblicitario, lo spot in tv, adesso l’unico modo per emergere è avere un blog, e averlo nel modo giusto.
L’arte dello storytelling
Il valore del blog aziendale risiede nel fatto che non ha bisogno di contenuti che parlino del prodotto o servizio che l’impresa offre, bensì delle storie delle persone che hanno creato e stanno facendo l’impresa.
Per farsi conoscere, per abbattere la distanza tra azienda e clienti, per fidelizzare le persone, serve raccontare la propria storia.
Le storie di cui parlo hanno a che fare con il settore dell’azienda, ma non parlano di prodotti o servizi, invece offrono soluzioni e opportunità per risolvere problemi e migliorarsi.
Alle persone non interessa quello che vendiamo, vogliono sapere perché lo facciamo, quali sono le motivazioni che ci hanno spinto a vendere quello specifico prodotto o servizio, vogliono conoscere cosa il nostro prodotto o servizio potrebbe fare per loro, ma soprattutto vogliono sapere il modo in cui il nostro prodotto o servizio li farà sentire.
Le persone vogliono storie in cui potersi immedesimare.
Dobbiamo immaginare, con onestà ed empatia, la storia che loro hanno bisogno di ascoltare.
Il blog aziendale dà un volto e una voce a chi l’azienda l’ha creata e a chi ci lavora. Se alla fine di ogni contenuto si inseriscono la firma dell’autore o dell’autrice, la foto e una breve biografia, l’impresa parla direttamente con la voce dei suoi dipendenti e dei suoi dirigenti alle persone, per instaurare una relazione reale con i lettori/clienti, con cui confrontare idee e punti di vista anche attraverso i commenti.
Il blog aziendale è uno strumento di marketing?
Il blog aziendale è uno strumento di marketing, e tra i più potenti.
Innanzitutto, ci permette di intercettare i potenziali clienti perché permette alle persone di trovarci sui motori di ricerca (Google), attraverso ricerche di informazioni specifiche.
Il che significa non scrivere contenuti con un intento commerciale, ma semplicemente rispondere a una domanda, dare la soluzione a un problema.
Per capire cosa cercano le persone e quali domande si pongono riguardo al nostro settore di appartenenza, è utile porsi queste domande:
- Per chi è il blog?
- A cosa serve?
- Quale promessa facciamo?
Se, invece di basare i contenuti del nostro blog su ciò che vendiamo, ci basiamo sul nostro mercato di riferimento – lo ascoltiamo, gli prestiamo attenzione – i nostri contenuti influenzeranno in modo positivo queste persone, le trasformeranno e, perché no, le renderanno migliori.
Solo prestando attenzione alle persone del nostro mercato di riferimento possiamo lasciare loro qualcosa di più di una piacevole lettura.
Un esercizio utile da fare, prima di scrivere un post per il blog, è completare questo brevissimo schema, tratto dal libro “Questo è il marketing. Non puoi essere visto finchè non impari a vedere” di Seth Godin:
- Mi rivolgo alle persone che credono
- Mi concentrerò sulle persone che vogliono
- Prometto che interagire con ciò che faccio vi aiuterà a ottenere
Il blog aziendale non può raggiungere tutti i (potenziali) clienti
Non possiamo raggiungere tutti con le nostre attività di marketing, né lo può fare il blog aziendale.
Quello che possiamo fare, però, è esordire nel blog con la nostra visione del mondo, con i nostri valori, e invitare le persone che condividono visioni e valori con noi a seguirci, a unirsi a noi.
Ciascuno di noi ha un problema, un desiderio e una storia da raccontare. Chi vogliamo che si unisca a noi?
Il piano editoriale
Il piano editoriale è lo strumento che ci permette di programmare i nostri contenuti per il blog.
Un piano editoriale efficace deve rispondere a queste domande:
- Quando (data di pubblicazione)
- Come (articolo, video, galleria di foto, ecc.)
- Cosa (tema del contenuto)
- Perché (è un contenuto evergreen? È una data in cui cade qualche ricorrenza particolare? È successo qualcosa intorno a noi?)
- Per chi (a chi stai parlando? Focalizzati sui bisogni informativi dei tuoi lettori, non sui tuoi)
Non vado oltre, sul piano editoriale per il blog (e non solo) il web è pieno di spunti (talvolta anche utili).
Ti lascio con questa riflessione: qualunque cosa tu venda, se non sei onesto con le persone che sono già tuoi clienti, con quelle che vorrebbero diventarlo, con le altre che si sono imbattute per caso nella tua persona o nella tua azienda o nel tuo prodotto, se non sei onesto, dicevo, il blog non ti servirà a nulla.
Fatti un esame di coscienza:
- Quali obiettivi vuoi raggiungere con il blog aziendale?
- Quali sono le persone alle quali vuoi parlare?
- A queste persone interessa davvero ciò che hai da dire?
Per capire il bisogno delle persone, devi usare empatia e onestà.
Non devi pensare “Con il blog guadagnerò di più?”, ma “Cos’è importante per le persone leggere nel blog della mia azienda?”.
Mariangela Campo
Giornalista e copywriter, ma anche social media manager. Ama lavorare con i ragazzi. Ha ideato il progetto Giornalismo A Scuola, un laboratorio di giornalismo digitale che è anche un laboratorio per imparare a usare le abilità sociali e le emozioni. Fa parte dello Young Journalists Mentorship Team di News48.it, il primo magazine di giornalismo costruttivo e delle soluzioni in Italia